Il termine caritas è la traduzione del vocabolo greco agape (amore), per esprimere l'amore di Dio, servono tutte quelle parole che descrivono l'amore in tutta la sua concretezza e forse non bastano: l'amore riguarda la persona nella sua totalità di anima e corpo. D’altra parte la carità è al centro del Vangelo e costituisce il segno per credere. Chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. Nessuno mai ha visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l'amore di lui è perfetto in noi. (1 Gv 4,8.12) Fin dalla sua istituzione la Caritas Parrocchiale, nei suoi componenti, ha creduto nell’aiuto di Dio per compiere opere che testimoniassero il messaggio evangelico e senza dubbio la grazia si è manifestata abbondantemente. Proprio l’esperienza di questa grazia ci permette di superare i fraintendimenti che il gruppo Caritas in alcuni casi si è venuto a trovare tra i componenti stessi e con i parrocchiani. Per questa ragione ci rendiamo conto che c’è bisogno nell’azione di chiarezza sugli obiettivi, ma soprattutto di individuare adeguati itinerari educativi che incidano sulla vita reale della comunità. Abbiamo quindi ritenuto fondamentale un percorso settimanale di meditazione delle Scritture e di condivisione delle esperienze personali. Certo è innegabile la lontananza dalla meta di una carità di popolo, ma è solo la carità che crea comunione perché cerca gli altri, nella diversità delle situazioni personali di vita. Si cerca l’altro perché si sa di averne bisogno, prima ancora che per aiutarlo per scoprirne la sua somiglianza con Dio subito dopo per condividerne sentimenti, beni e speranze. La solidarietà nella comunità viene stimolata con: Cena della solidarietà, Banchetti delle Benedizioni, Rete della Solidarietà, Vendita di oggetti realizzati da famiglie della parrocchia o Simboli alimentari che richiamano i tempi forti della Liturgia. Ma la vera vocazione che persegue la nostra parrocchia è una proposta di costante conversione che mostra ai fedeli il cammino della santità, la realizzazione piena del comandamento dell’amore in contrasto con le tentazioni sempre presenti dell’egoismo, della diffidenza del pregiudizio e dell’individualismo. Il gruppo comprende, tra i componenti, varie tappe della vita e questo ci aiuta sicuramente nelle decisioni e nelle proposte. L’intento è quello di rafforzare con questa esperienza la propria fede, arricchendosi di quei valori di umiltà e speranza proprie delle persone sole, a tal proposito risulta edificante il Sostegno morale e pratico che il prossimo ci permette di vivere nelle svariate situazione di bisogno che periodicamente ci vengono sottoposte. Così come ci avvicina profondamente la Preghiera del Rosario meditato e dell’Ufficio dei Defunti nelle abitazioni di fratelli che hanno perso persone care, un momento che ci accomuna alle anime e ai Santi in preghiera. Infine crediamo sia fondamentale ristabilire la cognizione di precariètà e limitatezza proprie dell’umanità celebrando una S. Messa mensile nel Cimitero comunale. Preghiamo infine, con l’aiuto di Dio, di poter essere degni di essere chiamati cristiani, traducendo in opere la fede in Dio e l’amore del prossimo.
Articolo a cura di Filippo Pullano